Cari amici,
Da un momento all'altro un'importante multinazionale della caccia
sportiva potrebbe siglare un accordo che porterebbe allo sgombero di
fino a 48 mila membri della famosa tribù africana dei Masai dalla loro
terra per fare posto a danarosi re e principi del Medio Oriente a
caccia di leoni e leopardi. Gli esperti dicono che il via libera
all'accordo da parte del Presidente della Tanzania potrebbe essere
imminente, ma se agiamo ora possiamo fermare la svendita del
Serengeti.
L'ultima volta che la stessa multinazionale ha costretto i Masai a
lasciare le loro terre per fare spazio a ricchi cacciatori, uomini e
donne sono stati picchiati dalla polizia, le loro case sono state date
alle fiamme e il loro bestiame è morto di fame. Ma non appena la stampa
ha cominciato a parlarne in modo critico, il Presidente della Tanzania
Kikwete ha cambiato posizione e ha fatto tornare i Masai nella loro
terra. Questa volta non c'è stata ancora una grande copertura da parte
della stampa, ma possiamo sbloccare la situazione e forzare Kikwete a
bloccare l'accordo se da subito mettiamo assieme le nostre voci.
Se 150 mila di noi firmeranno, i media in Tanzania e in giro per il
mondo inizieranno a parlarne e così il Presidente Kikwete riceverà il
messaggio e dovrà ripensare a questo accordo mortale. Firma la
petizione ora e mandala a tutti:
http://www.avaaz.org/it/save_the_maasai/?bytqKab&v=17062
I Masai sono gruppi semi-nomadi che hanno vissuto in Tanzania e in
Kenya per secoli, giocando un ruolo fondamentale nel preservare il
delicato ecosistema. Ma dal punto di vista delle famiglie reali degli
Emirati Arabi Uniti, sono ostacoli per i loro lussuriosi party di
caccia. Un accordo per sfrattare i Masai per fare posto a ricchi
cacciatori stranieri è un male tanto per la fauna protetta quanto per
le comunità che verrebbero spazzate via. Mentre il Presidente Kikwete
si sta rivolgendo alle elite locali a lui più vicine per convincerle
dell'utilità dell'accordo per lo sviluppo, la maggior parte delle
persone vorrebbe solo mantenere la terra che sanno il Presidente
potrebbe confiscare per decreto.
Il Presidente Kikwete sa che questo accordo sarebbe contestato dai
turisti della Tanzania, una fonte fondamentale di entrate per il paese,
e perciò sta cercando di tenere questa operazione lontana dal dibattito
pubblico. Nel 2009 un simile esproprio di territorio in quest'area
effettuato dalla stessa multinazionale che ci sta provando anche questa
volta ha generato una copertura mediatica globale che ha contribuito a
convincere Kikwete a fare marcia indietro. Se riusciamo a generare lo
stesso livello di attenzione sappiamo che la pressione può
funzionare.
Una petizione firmata da migliaia di persone può fare in modo che
tutti i maggiori media globali presenti nell'Africa dell'Est e in
Tanzania permettano spazzino via questo accordo controverso. Firma ora
per chiedere a Kikwete di stracciare l'accordo:
http://www.avaaz.org/it/save_the_maasai/?bytqKab&v=17062
Alcuni rappresentanti della comunità Masai proprio oggi si sono
appellati urgentemente ad Avaaz per dare forza ad un appello globale
per salvare la loro terra. Innumerevoli volte l'incredibile risposta di
questa fantastica comunità ha fatto diventare cause apparentemente
perse in partenza in risultati di enorme valore. Proteggiamo i Masai e
salviamo gli animali per quei turisti che li vogliono catturare con le
loro macchine fotografiche, invece che con le loro armi letali!
Con speranza e determinazione,
Sam, Meredith, Luis, Aldine, Diego, Ricken e il resto del team di
Avaaz
Per ulteriori informazioni:
Le multinazionali del turismo scacciano i masai (Società delle
Missioni Africane)
http://www.missioni-africane.
org/689__Le_multinazionali_del_turismo_scacciano_i_masai
Masai sfrattati e arrestati per far spazio ai safari di caccia
(Survival)
http://www.survival.it/notizie/4903